giovedì 25 gennaio 2018

Arte d'inverno 5anni

Il metodo di lavoro deve riuscire a sostenere i bambini nei loro processi investigativi intorno ai fenomeni del quotidiano, finalizzati a rinforzare e sviluppare in modo creativo le loro naturali competenze” 

Si parte con la storia e gli amici burattini

Il mago inverno decise di farsi sentire come si deve!!!
Il paese venne circondato da un freddo mai sentito. 
Tutte le persone si chiusero in casa, nessuno usciva più, solo il sig. Pinguino passeggiava qua e là. 
Il gelataio era disperato, soprattutto in inverno vendeva i suoi migliori gelati, perché il freddo li conservava bene!
Il paese era deserto.
Allora il gelataio penso' a una soluzione geniale!
Passo' di casa in casa, aprì a ognuno un armadio, e dopo aver catturato il freddo con un retino, ne diede un po' per ciascuno da mettere e conservare nel mobile.
Nacquero così i frigoriferi!
Tutti erano felici:
Il gelataio poteva vendere gelati anche in estate,
il mago  poteva stare in giro in inverno e nel frigorifero, nelle altre stagioni e le persone con sciarpe e cappotti, tornarono a passeggiare per il paese perché in fondo non era poi così tanto freddo!!

Iniziamo con la tempera a disegnare lo sfondo.
Una notte d'inverno con luna piena.
Obiettivi:
-esercitare la mobilità del polso con il pennello per creare una forma concentrica.
-seriazione e discriminazione del colore: dal più chiaro al più scuro dal cerchio più piccolo al più grande. 


Disegnare e tagliare,
ciò che desiderano  mettere nel loro paesaggio notturno
Obiettivi:
-Esercitare le abilità grafiche e di ritaglio 
-Scoprire che non tutto quello che si disegna è facilmente ritagliabile

Mettere in ordine nel tavolo quello è stato tagliato
Obiettivi:
-grandezze. Grande, medio, piccolo.

Attaccare gli elementi disegnati, ricordandosi il lavoro sulla prospettiva
Grande:davanti in basso
Medio: in mezzo
Piccolo:dietro in alto
Obiettivi:
Aspetti topologici 

Nel retro disegno il dentro delle case.
Io e la mia famiglia
Obiettivi:
-schema corporeo

mercoledì 24 gennaio 2018

Come sviluppare la Motricità fine

La motricità fine è il controllo motorio sui piccoli movimenti delle mani e delle dita;
in età prescolare, le attività che richiedono la motricità fine sono parte integrante dello sviluppo del bambino. Quando i bambini andranno a scuola, avere un buon controllo della muscolatura della mano sarà  fondamentale per imparare a scrivere senza troppi sforzi.
Ecco alcune delle attività propedeutiche:
Spostare i sassolini da una ciotola all'altra utilizzando le pinzette.
Questo per esercitare la pensione pollice indice.

Percorso. Prima con i piedi per capire il movimento, poi con le dita 

Vediamo sul foglio come si alternano indice e medio

FASE 2:
Con il corpo si passa ai salti. Come fa la rana?
Movimento globale per passare a quello specifico con le dita.
L'insegnate spiega come muovere il pollice e il mignolo esattamente come salta la ranocchia.
Sul foglio le dita saltellano come piccole ranocchiette! !!
Infilare la pasta nei bastoncini. 

Buon lavoro sulle manine, affinchè diventino curiose e forti!

martedì 23 gennaio 2018

Attività in palestra. Fiorellini

L’attività di ginnastica (in campo educativo) si struttura come un insieme di azioni che, basandosi sul dialogo corporeo e sulla comunicazione tonica, mira a favorire l'organizzazione motoria, stimolando nei bambini l'interiorizzazione e la programmazione delle tappe dello sviluppo psicomotorio.
Si parte con il cambio delle scarpe, che non serve solo a tenere la palestra pulita, ma assume un importante e significativo lavoro per l'autonomia e per lo schema corporeo. 
Si continua con un po' di stretching e lavoro sulle articolazioni; conosciamo le parti del corpo, dal basso verso l'alto: caviglie, ginocchia, anche, spalle, gomiti, polsi, collo.


Riscaldamento e corsa con andature diverse


Coordinazione, orientamento nello spazio
Controllo motorio 

Schemi motori
Imitare gli animali
Cagnolino,leprotto,rana,serpente,canguro,
ragno,granchio,gambero
In percorsi definiti


Schemi dinamici
 (salti e capriole, controllo del corpo rispetto allo spazio e agli attrezzi )

Competizione positiva in giochi singoli e di gruppo
Coordinazione oculo-podalica con i palloni
Staffette (avanti/dietro. Prima/dopo) 
Slalom (destra/sinistra)
Ostacoli (sopra/ sotto) 
Memoria sequenziale nei percorsi misti. 



lunedì 22 gennaio 2018

3 anni: caldo/freddo

Giocare con le sensazioni tattili del caldo e del freddo
I bambini sin da piccolissimi sentono e percepiscono le sensazioni di caldo e freddo, crescendo,prima dell'ingresso all'infanzia, ne associano anche il giusto vocabolo, spesso le mamme vestono i bambini con abiti caldi dicendo "è freddo!" oppure "stai lontano dal forno che scotta" ma i bambini giocano con queste sensazioni? E soprattutto associano a queste sensazioni i colori?
I fiorellini stanno per entrare in due magici mondi, quello del Polo Nord e quello della Savana.
Le insegnanti raccontano.... e drammatizzano!
E dopo anche i bimbi
È incredibile come un pezzo di stoffa riesca
davvero a passare una sensazione fredda,
questo significa entrare nella parte!!!


Un temibile leone si aggira intorno al fuoco,lui, il re della foresta, chiama gli altri animali per mostrare loro,  la fiammella luminosa e calda!
Mentre dall'altra parte pinguini trichechi orsi polari giocano intorno a una vasca di ghiaccio.

Le insegnanti fanno toccare e indovinare a occhi chiusi ghiaccio e fuoco.
Tranquille mamme il fuoco solo a una certa distanza!!!!

Gli animali vivono beati nei loro habitat finché non arriva il mago vento che decide di far loro uno scherzo perché spesso li ha sentiti lamentarsi del troppo caldo e del troppo freddo, così manda il caldo al polo e il freddo nella savana, inizialmente gli animali sembrano contenti ma, dopo poco, iniziano a soffrire di questo cambio.
Così decidono di partire per cercare una soluzione; a metà strada gli animali si incontrano ma non sanno come fare,  decidono così di appellarsi al mago, promettendo di apprezzare di più il proprio clima.  Tutto torna al suo posto e gli animali felici rientrano nelle loro tane.

Chissà quali altre meravigliose avventure vivranno i nostri piccoli fiorellini!

domenica 21 gennaio 2018

I tre anni e le forme.

Conoscere le forme a tre anni: come è perché.
Dapprima i bambini, stimolati dalle forme geometriche, lasciano libera l'immaginazione e creano quello che vogliono: una casetta, un gelato, ma anche una composizione astratta...

Un lavoro che coniuga creatività e libertà immaginativa con ordine e conoscenza

 Poi nella fase del riordino, attuano un processo di organizzazione e catalogazione, processo che, secondo il metodo Montessori, è fondamentale per il loro sviluppo cognitivo.
Osservano la struttura creata, spigoli, rotondità, numero di bastoni usati per l'una o l'altra forma.
Con i bastoncini ricreano quello fatto per terra
Nel frattempo contano, parlano e realizzano forme. Con tre il triangolo, con 4 il quadrato e il cerchio? Non si può fare con i bastoncini. Cosa usiamo? L'insegnante stimola il pensiero con varie domande.
Provano con un elastico per il rotondo e i bambini disegnano nel foglio seguendo il profilo di ciò che hanno costruito.
OBIETTIVI:
Riproduzione grafica.
Rielaborazione delle proprietà. 
Fissare sul foglio le forme costruite e lasciare una traccia. 
Pregrafismo e Coordinazione oculo manuale.

Le forme cambiano aspetto
Non a caso hanno i tre colori fondamentali. 
I bambini ci giocano le indicano e le denominano per forma e tinta.
Le punteggiano
Le ritagliano

Si utilizzano tutte le tecniche.
Le incollano.
Concetto dentro/fuori
Mettono le forme ricavate sulla sagoma corrispondente
Verificano la correttezza delle forme ricavate controllando se corrispondono a quelle disegnate