venerdì 8 marzo 2024

Storytelling e STEM per costruire la conoscenza



Lo storytelling è un potente strumento per insegnare e apprendere in modo coinvolgente e significativo, aiutando i bambini a sviluppare abilità cognitive, emozionali e sociali. 

Attraverso la narrazione i bambini imparano divertendosi e coinvolgendoli nella storia si permette loro di esercitarsi nel mantenimento dell’attenzione, potenziando e allungando progressivamente i tempi di concentrazione.

Il racconto consente ai bambini di creare autonomamente il proprio sapere e attraverso di esso  possono ampliare il bagaglio lessicale e organizzare la conoscenza, sviluppando una comprensione sempre più profonda.

Attraverso le storie, i bambini esplorano inoltre i propri sentimenti, gli stati d’animo e le relazioni con gli altri e questo contribuisce alla crescita personale.

Per questo, nelle attività proposte si cerca di partire sempre da una storia. Sia quella letta in un albo illustrato, raccontata con i burattini o narrata usando delle flash card. In particolare ci si allaccia allo sfondo integratore che quest’anno riguarda la vita delle api e l’organizzazione nell’alveare. Nell’attività che segue, si mostra come anche un lavoro finalizzato al potenziamento di abilità logico-matematiche possa partire dalla narrazione: queste finalità sono quindi rafforzate ma solo a seguito  della comprensione del testo. 

Ecco la storia da cui siamo partiti:


Le Avventure delle Api e dei Pinguini 

In un regno di ghiaccio, vivevano api con ali argentate e corpi pelosi. Amavano raccogliere il nettare per fare il loro miele dorato. La Regina delle Api, Melinda, radunò tutte le api e disse: “Dobbiamo portare il nostro miele ai pinguini sull’Isola dei Ghiacci!”

Le api prepararono bottiglie di miele a forma di numeri: la bottiglia da 1 kg di miele veniva trasportata da un’ape, per trasportare quella da 2 kg invece servivano due api, tre api per la bottiglia da 3 kg e  così via…

Le api volarono attraverso tempeste e venti gelidi. Arrivarono all’Isola dei Pinguini e consegnarono il miele: la bottiglia da 1 kg a un pinguino, quella da 2 kg a due pinguini e così via. I piccoli pinguini saltellavano di gioia, gustando il miele dorato.

Da allora, le api e i pinguini divennero grandi amici. Ogni volta che vedete un’ape tra i fiori, pensate alle coraggiose api di Melinda, che porta il miele ai pinguini dell’Isola dei Ghiacci!


Abbiamo lavorato sulla storia in due momenti.

La prima volta solo con i bambini di 4 anni. Dopo alcune domande per verificare la comprensione del testo, ci siamo soffermati su alcuni particolari.

Per prima cosa abbiamo conosciuto il miele, che alcuni dei bambini non avevano mai visto. Ne abbiamo osservato il colore, la consistenza, l'odore. 

Poi ci siamo immaginati di essere nel regno delle api di Melinda: BRRR che freddo!

A questo punto siamo entrati nell'attività vera e propria: come prima cosa abbiamo aiutato le api a mettere in ordine le bottiglie di miele: da quella con 1 kg, a quella con 5 kg.

La stessa cosa con dei cartoncini senza il numero, che ci indicavano il numero di pinguini che dovevano ricevere il miele. Per questa operazione ci siamo aiutati con la linea dei numeri sul nostro tavolo.


A questo punto abbiamo fatto la conoscenza di un nuovo oggetto: la bilancia dei pinguini.

Questo è uno strumento utilissimo per valutare le grandezze, assimilando pesi e numeri.

Questa attività ci è servita per esercitarci a riconoscere il numero che rappresentavamo anche con le dita e ad associare la giusta quantità. Quando riuscivamo nell'impresa, la bilancia stava magicamente in equilibrio! A questo punto bottiglie, numeri e pinguini venivano appoggiati in terra nel giusto ordine.


 


Ora si passa alla verifica di quanto vissuto in via esponenziale. I bambini hanno sul foglio il disegno di una bilancia a piatti e su un altro foglio le bottiglie con i numeri e i pinguini.

 
I bambini dovranno ritagliare una bottiglia e incollarla sul piatto di sinistra, mentre sull'altro incolleranno il numero corrispondente di pinguini. Non ci dimentichiamo delle api! Saranno i bambini a doverle disegnare, sempre rispettando il numero!

L'attività sarà ripetuta per cinque volte, con i numeri da 1 a 5. Alla fine i bambini avranno acquisito il meccanismo e lavoreranno in autonomia.


Dopo qualche giorno riproponiamo la narrazione, stavolta al gruppo dei 4 e dei 5 anni, dando ai primi l'occasione di recuperare le informazioni in memoria relative alla storia ascoltata. 
al termine dell'ascolto e di un momento di rielaborazione, i 5 anni ripetono le attività effettuate dai compagni più piccoli, sia nella parte esperenziale relativa alla bilancia, sia nella fase di verifica sul foglio. In quest'ultima fase, i più grandi però ricevono tutta la spiegazione all'inizio e dovranno procedere in totale autonomia, aggiungendo al termine la bottiglia numero 6, non disponibile nei fogli stampati. 




I 4 anni nello stesso momento lavorano su altri campi di esperienza.
Infatti, durante l'ascolto avevano notato che il mondo delle api argentate della storia è diverso da quello delle api normali: notano somiglianze e differenze, sia delle api che dell'ambiente. Davanti a loro ci sono dei fogli neri e bianchi, delle matite bianche e pastelli colorati. A cosa serviranno? I bambini indovinano a cosa servono: foglio nero e matita bianca per rappresentare il paese magico delle api di Melinda e foglio bianco e colori per le api che siamo abituati a vedere intorno a noi!
Ed ecco che possiamo allenarci nel disegno, nella coloritura, nella riproduzione grafica (Campo di esperienza Immagini, suoni e colori) e ragionare sulle caratteristiche dei diversi habitat e degli animali che possono abitarli (CdE La conoscenza del mondo).

Partendo dalla narrazione, il CdE I discorsi e le parole è protagonista, così come l'aspetto della motricità fine potenziata nel ritaglio e nell'impugnatura coinvolge il CdE Il corpo e il movimento. Nella progettazione a monte delle proposte, vi è sempre infatti -come mostrato- il coinvolgimento di tutti i campi di esperienza, questo con lo scopo di raggiungere la finalità della scuola dell'infanzia ovvero uno sviluppo armonioso e globale del bambino e delle sue competenze.

Abbiamo poi riproposto ancora l’attività. Stavolta avevamo una scheda in cui la bilancia non era in equilibrio. Come potevamo ottenere quella situazione con numeri e pinguini? Nè è nata una discussione molto stimolante e costruttiva, a cui ognuno ha dato il suo contributo. 



Siamo così diventati piccoli scienziati: ogni bambino proponeva la sua ipotesi e successivamente la verificava empiricamente sulla bilancia. Abbiamo poi messo insieme le esperienze di tutti per arrivare a formulare una legge generale: 


Per ottenere la situazione col il piatto con il numero più in basso, dobbiamo mettere sull’altro piatto MENO pinguini rispetto a quel numero. 

Viceversa: se il piatto con il numero sta più in alto, dobbiamo mettere sull’altro PIÙ pinguini rispetto al numero.



A questo punto ai bambini e alle bambine venivano consegnate le schede con le bilance vuote e un foglio con pinguini e bottiglie; sceglievano una bottiglia, la ritagliavano per poi incollarla sulla parte sinistra della bilancia. Dovevano quindi richiamare alla mente le conclusioni raggiunte e scegliere se incollare PIÙ o MENO pinguini rispetto al numero sull’altro piatto. Fatto questo, dovevano poi verificare quanto fatto sulla bilancia vera e auto-correggere la scheda in caso di errore.



Fra gli obiettivi di questa attività che come indicato sopra sono stati molteplici, aggiungiamo la risposta alla richiesta sia nazionale che europea di far fare sempre più esperienze agli alunni e alle alunne nell’ambito delle discipline STEM (scienze, tecnologia, ingegneria, matematica) fin dalla scuola dell’infanzia. Riteniamo che oltre a sviluppare il pensiero critico e analitico, avvicinare i bambini alle discipline STEM sia un investimento prezioso per il loro sviluppo personale e di conseguenza anche per quello della società.