Siamo quasi al 31 ottobre e intorno a questa data ci sono varie correnti di pensiero:
qualcuno vuole festeggiare Halloween,
ad alcuni piace anche solo travestirsi, mentre altri non vogliono nemmeno sentirne parlare!
La nostra scuola ha sempre sottolineato l'importanza di rispettare le idee di tutti senza sottrarsi dal compito di coinvolgere i bambini in un momento di festa di cui, al di fuori delle mura scolastiche, sentono parlare in continuazione.
Conversando con i bambini, alcuni di loro, hanno espresso timori e paure legate a questa giornata.
È importante non assecondare queste paure per non farle sedimentare dentro di loro nel tempo, ma è necessario non sottovalutarle per evitare che il bambino viva poi nell'insicurezza di non essere capito e ascoltato.
Le paure dei bambini vanno accolte, prese in carico e usate come spunti per lavorare insieme su di esse e superarle!
L'emozione della paura è importante per l'essere umano, per evitare i pericoli e stare all'erta,
questo però non vuol dire farsi sopraffare.
Di comune accordo studiamo una festa divertente e non paurosa, ma con delle difficoltà da superare!
Cosa festeggiamo?
L'autunno e i suoi colori!
Iniziamo uscendo in passeggiata per l'osservazione diretta dei colori della natura e raccogliendo le varie foglie.
Cominciamo con una prima classificazione:
un sacchetto per le foglie gialle, uno per quelle marroncine, uno per quelle rossicce e arancioni.
Una bella corsa liberatoria in un prato verde è l'ideale per sentirci felici!
Il giorno dopo con i Pesciorsi ci mettiamo in cerchio,
posizioniamo nel cestino tutte le foglie trovate
e iniziamo a guardare quello che hanno portato i bambini da casa
Ognuno ha un suo momento per parlare, raccontare e descrivere ciò che ha in mano, mentre gli altri ascoltano.
Obiettivi :
Esercitare l'uso della lingua.
Rispettare i turni fra chi parla e chi ascolta.
Ascoltare, comprendere, esprimersi e farsi capire in modo adeguato e pertinente.
Arricchire il vocabolario, utilizzando i nuovi termini.
Che meraviglia il nostro cesto autunnale!
I Fiorellini invece a seguito della passeggiata hanno usato le grandi foglie raccolte per svolgere un'attività con duplice obiettivo:
osservare la simmetria della foglia ricevuta
osservare il colore e riprodurlo
sviluppare il senso estetico.
Questa proposta è il primo step del percorso che svolgeranno sulla simmetria.
Una volta ricevuta mezza foglia i bambini l'hanno incollata sul foglio ricevendo la consegna di completare i suoi bordi con il lapis.
Successivamente hanno osservato attentamente il colore della foglia e con gli acquarelli
hanno mischiato più colori dosando i vari pigmenti per avere un effetto più vicino possibile a quello reale; i colori usati sono proprio quelli dell'autunno!
Rosso, marrone, verde, giallo!
Nel pomeriggio tutti insieme abbiamo guardato la storia della zucca e della lucciola, un racconto meraviglioso nei colori, nelle immagini, nella voce calda del narratore...
Ecco il link per riguardarla insieme.
Questo video è significativo come punto di partenza e di aggancio per la festa di Halloween perché contiene gli elementi chiave che ci servono: l'autunno, la temperatura più bassa, il gesto affettuoso che si scambiano l'insettino e la grande zucca, il sorriso inciso dall'uccellino, i giochi di rime, i colori e le sfumature...
Al termine della storia, i Pesciorsi fanno il disegno,
i Fiorellini producono quello che sarà il segno della bellissima amicizia fra la zucca e la lucciola e
realizzano quanto segue in totale autonomia!
Prima di tutto colorano i personaggi che rappresentano i diversi step della storia, le maestre li plastificano e poi vengono incollati su un bastoncino.
I bambini li porteranno a casa per raccontare la storia.
Iniziamo nelle rispettive classi i preparativi per i doni da portare a casa.
(prime foto dell'articolo)
Nella prima classe prepariamo le lanterne arancioni rigorosamente sorridenti perché se il buio ci fa un po' paura, la luce e la faccina simpatica, ci fanno compagnia e ci fanno sorridere!
Qualcuno si diverte a giocherellare con gli occhi da attaccare alla lanterna 🤣🤣🤣
La seconda sezione si dedica al ritaglio di strisce arancioni. In seguito i bambini le assemblano, infilando in uno scovolino verde prima la parte inferiore della striscia, poi quella superiore.
All'interno viene posizionata una luce che va a rappresentare la nostra amica lucciola della storia.
I bambini punteggiano occhi naso e bocca e li incollano esternamente.
Completano la loro zucca arrotolando un altro scovolino al loro dito così da ottenere un ricciolo e tagliando una foglia brillante.
I Fiorellini sono molto orgogliosi di ciò che le loro mani hanno saputo creare.
Ci troviamo tutti insieme e a turno
svuotiamo la zuccooona grossa grossa
Cerchiamo di fare la faccia più buffa e sorridente che possiamo!
Che dite ci siamo riusciti?
Nel frattempo diamo ai bambini pongo giallo e rosso da mischiare insieme per osservare come la loro unione forma un terzo colore:
L'ARANCIONE.
POESIA:
Colta dall'orto di un verde giardino,
colorata di un arancione molto carino,
un po' grande e un po' rotonda,
nasconde una storia curiosa e profonda.
Questa zucca tanto carina,
era sopra al ripiano della cucina,
ma era triste e molto annoiata
si sentiva un po' dimenticata.
Decise che voleva essere guardata
e con una candela illuminata.
Spalanca gli occhi, apri la bocca
fai un sorriso di felicità
e per halloween una finta zucca così apparirà!
colorata di un arancione molto carino,
un po' grande e un po' rotonda,
nasconde una storia curiosa e profonda.
Questa zucca tanto carina,
era sopra al ripiano della cucina,
ma era triste e molto annoiata
si sentiva un po' dimenticata.
Decise che voleva essere guardata
e con una candela illuminata.
Spalanca gli occhi, apri la bocca
fai un sorriso di felicità
e per halloween una finta zucca così apparirà!
💥💥💥💥
Eccoci arrivati al giorno della festa e per viverla con più intensità e partecipazione ci vestiamo con i colori dell'autunno!
Attenzione.... SSSt... Inizia la storia!
Leggetela insieme ai bambini , è completamente inventata, ricca di significato e di utili spunti su cui lavoreremo per tutto novembre.
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C'era una volta un bambino di nome Paolino che viveva con i nonni Gino e Ginetta in una fantastica casetta di colore rosso, giallo e arancione; questi colori gli piacevano così tanto che anche i mobili dentro erano un po' rossi, un po' gialli e un po' arancioni e molti dei loro vestiti, magliette o pantaloni erano rossi, gialli e arancioni.
La stagione che gli piaceva di più indovinate quale era? L'autunno sì, proprio quella!
A loro piaceva un sacco quando i loro alberi diventavano un po' rossi, un po' gialli, un po' arancioni.
Vicino casa avevano un enorme campo di tantissime e bellissime zucche arancioni, un albero con un po' di mele rosse, né tante, né poche.... erano solo alcune e un pero con poche pere gialle, ne faceva sempre e solo tre.
Paolino amava andare a giocare a casa di Alberto, per andare dal suo amico c'erano tre strade: una corta, una media, una lunga.
Paolino ovviamente faceva sempre la strada più corta, era più veloce e non gli faceva paura, tutta dritta, senza nessun pericolo e il sole la illuminava per benino.
Per la strada media doveva passare da un bosco con un po' di alberi, né tanti, né pochi...erano alcuni.
Per la strada lunga doveva attraversare il campo delle tantissime zucche, il bosco fitto dei milleequattrocento alberi, passare a fianco al laghetto melmoso, arrampicarsi su una roccia appuntita e per finire trovare la chiave giusta per aprire il cancello.
Un giorno però accadde un fatto impensabile!
Ci fu un temporale fortissimo che allagò completamente la strada corta, fece cadere un albero proprio in mezzo alla strada media...
La stagione che gli piaceva di più indovinate quale era? L'autunno sì, proprio quella!
A loro piaceva un sacco quando i loro alberi diventavano un po' rossi, un po' gialli, un po' arancioni.
Vicino casa avevano un enorme campo di tantissime e bellissime zucche arancioni, un albero con un po' di mele rosse, né tante, né poche.... erano solo alcune e un pero con poche pere gialle, ne faceva sempre e solo tre.
Paolino amava andare a giocare a casa di Alberto, per andare dal suo amico c'erano tre strade: una corta, una media, una lunga.
Paolino ovviamente faceva sempre la strada più corta, era più veloce e non gli faceva paura, tutta dritta, senza nessun pericolo e il sole la illuminava per benino.
Per la strada media doveva passare da un bosco con un po' di alberi, né tanti, né pochi...erano alcuni.
Per la strada lunga doveva attraversare il campo delle tantissime zucche, il bosco fitto dei milleequattrocento alberi, passare a fianco al laghetto melmoso, arrampicarsi su una roccia appuntita e per finire trovare la chiave giusta per aprire il cancello.
Un giorno però accadde un fatto impensabile!
Ci fu un temporale fortissimo che allagò completamente la strada corta, fece cadere un albero proprio in mezzo alla strada media...
non rimaneva che la strada lunga per andare da Alberto.
Inizialmente Paolino penso', oggi resterò a casa, non ho poca paura, non ho mezza paura, ioooo ho troppa paura per fare quella strada lunga.
Ma Alberto gli telefonò disperato, era solo perché i suoi genitori lavoravano
fino a tardi.
Inizialmente Paolino penso', oggi resterò a casa, non ho poca paura, non ho mezza paura, ioooo ho troppa paura per fare quella strada lunga.
Ma Alberto gli telefonò disperato, era solo perché i suoi genitori lavoravano
fino a tardi.
Disse a Paolino: "ti prego vieni a giocare con me, mi sento solo e non poco, non medio, ma taaaaanto solo."
Per Paolino il suo amico era molto importante e non poco, non medio, maaaa tanto tanto importante,però non sapeva come fare!
Così andò dal suo nonnino saggio a chiedere consiglio.
Il nonno andò nel campo di zucche intaglio' la zucca più bella, non poco bella, non media, ma la più bella in assoluto, gli fece gli occhi e un meraviglioso sorriso, prese delicatamente fra le mani la lucciola più luminosa, non poco luminosa, non media, ma la più luminosa; la appoggiò delicatamente dentro la zucca, ci mise intorno una bella cordina, raccolse da terra un bel bastone di legno e disse: vai Paolino fatti coraggio, perché il tuo amico ha bisogno di te.
Quando sarai nel campo guarda il sorriso luminoso della tua zucca e immagina tante facce arancioni simpatiche, così non avrai paura!
Per Paolino il suo amico era molto importante e non poco, non medio, maaaa tanto tanto importante,però non sapeva come fare!
Così andò dal suo nonnino saggio a chiedere consiglio.
Il nonno andò nel campo di zucche intaglio' la zucca più bella, non poco bella, non media, ma la più bella in assoluto, gli fece gli occhi e un meraviglioso sorriso, prese delicatamente fra le mani la lucciola più luminosa, non poco luminosa, non media, ma la più luminosa; la appoggiò delicatamente dentro la zucca, ci mise intorno una bella cordina, raccolse da terra un bel bastone di legno e disse: vai Paolino fatti coraggio, perché il tuo amico ha bisogno di te.
Quando sarai nel campo guarda il sorriso luminoso della tua zucca e immagina tante facce arancioni simpatiche, così non avrai paura!
Quando arriverai al bosco fitto, solleva la luce e vedrai che non sono giganti cattivi, ma solo alberi e non avrai paura!
Quando arriverai al laghetto melmoso, picchia per terra col bastone così ti accorgerai dove il terreno è più duro per non affondare e non avrai paura!
Quando sarai alla roccia appuntita, usa la corda intorno alla zucca per aggrapparti e non cadere e non avrai paura!
Quando sarai al cancello delle chiavi usa la tua testa per pensare a quale potrebbe essere la chiave giusta e non aver paura di sbagliare, se poi sbagli, pazienza proverai con un'altra chiave!
Ricorda, avere un po' paura non è una cosa brutta, ti aiuta a stare attento ai pericoli, l'importante è trovare il modo di superarla!
Ora vai Paolino che Alberto ti aspetta.
Paolino si mise in cammino, ogni 5 passi gettava un semino della zucca a terra per ritrovare la strada di ritorno e mentre camminava pensava a tutti i consigli del nonno. Arrivò da Alberto in un battibaleno, tirò un sospiro di sollievo.
Ricorda, avere un po' paura non è una cosa brutta, ti aiuta a stare attento ai pericoli, l'importante è trovare il modo di superarla!
Ora vai Paolino che Alberto ti aspetta.
Paolino si mise in cammino, ogni 5 passi gettava un semino della zucca a terra per ritrovare la strada di ritorno e mentre camminava pensava a tutti i consigli del nonno. Arrivò da Alberto in un battibaleno, tirò un sospiro di sollievo.
Aveva avuto paura, non tantissima, non media, ma poca poca! Paolino è stato bravo: ha aiutato il suo amico, ha ascoltato il suo nonno e ha superato una prova difficile.
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