Entriamo nel mondo dei numeri e delle quantità.
I pirati nell'esperienza precedente hanno vinto un tesoro cercando per la classe le pepite d'oro, così salgono di nuovo in barca e ripartono per nuove avventure.
Questa volta le barche sono dei cerchi.. ma ohibò non bastano per tutti.
Come risolvere il problema?
Il capitano della ciurma comanda:
2 pirati per ogni nave oppure
2 navi da tre pirati e le altre da 4
e così via.
I bambini non solo compiono una attività legata al concetto di quantità ma anche di logica e collaborazione per distribuirsi in modo adeguato come da richiesta.
Le navi vengono poi messe su un'unica fila unica,
10 cerchi in due gruppi di 5.
(come nel metodo Bortolato)
I bambini saltano all'interno e contano ad alta voce.
Giochiamo poi a coppie, a ogni bambino posizionato agli angoli opposti, viene detto un numero e senza contare, ma in modo intuitivo, corre verso la nave giusta.
La stessa gara i pirati la devono fare con i tesori presi in giro e velocemente li devono caricare in nave
Capitano comanda:
tesoro al posto 3...
tesoro al posto 7...
Il primo pirata che arriva appoggia il tesoro.
I bambini volano per fare questo gioco 🤣🤣.
Adesso, contiamo con la linea del 20.
Lavoriamo sui gruppi da 5 e sui numeri cugini.
1/11 2/12 3/13.....
Coloriamo sul foglio le palline.
Da uno a dieci.
(le fotocopie consegnate sono 2)
A ogni linea si aggiunge un pallino
Continuiamo a esercitarci con la linea del venti
per i bambini è un vero e proprio lavoro, lo fanno con impegno e quindi guadagno un tesoro.
Le monete dei pirati
Con il loro piccolo tesoro possono andare al mercatino e comprare uno o più cose.
Ogni gruppo di oggetti ha un prezzo.
Ogni orsetto si avvicina al banco e sceglie il giochino
Il venditore guarda il prezzo e lo dice a voce alta.
La cliente conta e fa il totale di quanto costa.
Prende i soldi dal borsellino.
E conta quante monete servono.
Si parte da 5 (moneta unica in carta)
e si prosegue contando 6.7.8.9....fino a raggiungere il prezzo giusto.
Il venditore incassa e si passa al prossimo cliente.
Compito di realtà.
Nulla rimane nella mente se prima non è passata dall'esperienza!