sabato 17 ottobre 2020

Orsetti pirati all'arembaggio

Iniziamo il nostro viaggio in mare,
saliamo per finta sulle nostre barchette e andiamo. 
L'acqua a tratti è lineare, a tratti con grandi e intrecciate onde. 
L'esperienza parte sempre dal corpo, ogni bambino percorre camminando il filo azzurro posizionato a terra. 
Riproduciamo ora, la linea nel foglio. 
Esercizio importantissimo di pregrafismo che aiuta a esercitare il polso e la coordinazione per la futura scrittura in corsivo. 
Il capitano dei pirati (l'insegnante) legge le paroline che la ciurma (ogni bambino) ha portato il primo giorno a scuola, scritte su un foglietto e scelte a piacere coi genitori ;
le spezziamo una a una per sentire i suoni es: 
ti gre ;  a mi ci zia.
Attività di metafonologia. 
Scriviamo nel foglio solo la lettera capofila. 
Come premio per il percorso effettuato, ogni pirata può andare a cercare il proprio tesoro. 
Le pepite d'oro sono nascoste in giro per la classe e l'insegnante li guida attraverso i comandi : 
oceano - lontanissimo
Mare - lontano
fuoco - vicino
fuochino - vicinissimo
ti bruci - lo hai praticamente trovato.
Questo è un ottimo gioco per esercitare
 l'ascolto, l'attenzione, l'associazione di parole simboliche alle distanze e lo spirito di impresa in una situazione in cui c'è da cercare, spostare e sollevare. 
Nei giorni seguenti, con le paroline portate dai bambini, inventiamo una storia. 
Mi attivo subito a trovare tutti i personaggi per mettere in scena la storia dei burattini;
prima la racconto io, poi la raccontano interamente loro. 
Storia: il gatto e la tigre
C’erano una volta due amici un Pirata buono e un Cavaliere che giocavano insieme davanti casa, quando a un certo punto arrivò l'onda energetica e li fece volare lontano, sempre davanti casa arrivarono un Gatto e una Tigre erano molto affamati, il Gatto mangiò un uovo e la Tigre una bistecca. Il Gatto però aveva mangiato l’uovo così veloce che iniziò fargli male la pancia, la Tigre si accorse che il Gatto non stava bene, così decise di accompagnarlo verso casa, mentre camminavano lungo la strada, incontrarono un pirata cattivo che con un bazooka sparò alla Tigre. Povera Tigre, soffriva immensamente e il Gatto dispiaciuto lo accompagnò in ospedale, era autunno, pioveva, cadevano le foglie cominciava essere anche un po' fresco, perciò il Gatto rimase vicino alla Tigre per non fargli prendere troppo freddo. Arrivarono all’ospedale, meno male lì c'era il dottore Unicorno magico, curò la Tigre perfettamente. Finalmente guarita insieme al suo amico Gatto, uscirono dall'ospedale. Per festeggiare andarono insieme al mare, lì incontrarono una Giraffa e si misero tutti insieme a giocare. Trasportato dall’onda energetica arrivò sulla terra l'astronauta, era un babbo che cercava disperatamente suo figlio perduto e urlava: "Matteo Matteo dove sei dove sei." 
Matteo era triste perché aveva perso la sua famiglia, iniziò a piangere così tanto che il mare si riempì ancora di più d’acqua portandolo lontano lontano ; meno male un'onda trascino’ una barca quasi vicino a Matteo
Matteo salì nella barca e degli animali acquatici lo riportarono fino a riva, dove c’era il Babbo, si incontrarono e si abbracciarono e il loro cuore si riempì tanto tanto d’Amore. Tutti insieme giocarono felici e contenti.
(le parole in grassetto sono quelle portate a scuola dai bambini) 
 
Successivamente i bambini drammatizzano la storia con i travestimenti. 

Nella settimana a seguire sono state proposte varie attività collegate sempre a questa storia, ma con obiettivi specifici per verificare il livello di competenze e capire gli aspetti su cui eventualmente rilavorare o potenziare. 

Colorare e ritagliare i personaggi della storia posizionandoli su un collage a piacere 
Obiettivo: impugnatura forbici, ritaglio, motricità fine. 

Creare il personaggio Matteo. Colorare, tagliare e ricomporre. 
Obiettivo: schema corporeo 

Ma com'era l'onda energetica? Forse tonda, quadrata, triangolare? Chissà 🤷
Obiettivo: rispettare i contorni, riconoscere le forme, seriare dal piccolo al grande.

Fine prima parte ma non finisce qui.. 

Nella seconda parte, dopo aver strutturato la storia, averla ascoltata e drammatizzata, la destrutturiamo e analizziamo. 
I bambini inventano il titolo e insieme lo scriviamo
Iniziano il primo approccio con il quaderno, le pagine, gli spazi nei quadretti, le lettere e il copiare alla lavagna. 
I bambini mi dettano l'ordine in cui i personaggi escono in scena e io scrivo. 
In questo modo compiono un esercizio mnemonico e di successione delle sequenze dei vari momenti della storia. 
Ogni personaggio viene ripetuto e diviso in salti. 
Scriviamo vicino il numero delle sillabe. 
I bambini li scrivono sul quaderno 
Poi chiedo loro i luoghi in cui avvengono le varie scene
 e anche queste vengono scritte in sequenza. 
In ultimo come finisce la storia. 

Gli orsetti pirati vi salutano. 
Alla prossima avventura!