martedì 6 febbraio 2018

Metafonologia

E la storia cominciò....
C'era una volta un paese senza nome, lontano lontano, dove le cose non avevano un nome. 
I bambini erano molto tristi perché non sapevano come chiamare le cose. 
Come si chiamerà quel gioco divertente al parco che ci si siede e si va avanti e indietro, su e giù? 
Come si chiamerà quell'insetto giallo e nero che fa il miele? 
E quel gancino che si attacca al filo da pesca per pescare? 
E quel mobile in camera dove appendiamo i vestiti? 
E l'elettrodomestico che la mamma usa x togliere la polvere dai pavimenti?E quel grande mezzo di trasporto che vola in cielo? 
E così tante e tante cose non avevano un nome e i bambini non ne potevano più.
In un giorno di pioggia, il vento soffiava forte e spazzo via un po' di nuvole. Il sole si divertiva a giocare a nascondino. Si formò un meraviglioso, enorme e colorato arco nel cielo; i bambini videro da quell'arco, in un baleno, apparire una signora tutta vestita d'arancione!

"Bambini del paese senza nome, so che siete molto tristi perché non potete chiamare le cose!
 Vi aiuterò a risolvere questo problema. Io darò un nome a tutte le cose che iniziano con il suono A"
I bambini stupiti chiesero:"ma tu chi sei?"
La donna rispose:"Io sono la signora A" e cominciò a lanciare nella piazza del paese tante immagini di cose meravigliose che fino a quel momento non avevano un nome.

"Bambini regalerò a  ognuno di voi i nomi che iniziano con il suono A per poter chiamare le cose. Quando andrò via, voi uscirete dalle vostre case e andrete in piazza a raccogliere le immagini che preferite. Ciao ciao"


Con il corpo l' insegnante forma la lettera A.
E per terra mette tutte le immagini
Nel frattempo un bambino dice che il triangolo è come la lettera A e l'insegnante le mette a confronto

1 i bambini vanno in piazza e scelgono un'immagine
le iniziano a guardare e commentare

2 A turno col mantello magico della signora A danno il nome all'immagine e tutti ripetono il nome battendo le mani sillaba x sillaba dicendo con voce più alta la A iniziale: A-pe


3 a turno si alzano e vengono alla scala disegnata per trovare il nome più lungo: di nuovo frammentazione sillabica con mani e poi coi piedi saltando le caselle della scala;
A-pe: casella n.2;
A-qui-lo-ne: casella n.4;
A-ne-llo: casella n. 3;
Vince aspirapolvere casella n.6

4 confrontano le forme per capire qual è la forma della signora A: il triangolo 

5 realizzano la signora A sul foglio; 
ritaglio: Coordinazione oculo manuale e padronanza forbici.

 Incollo: organizzazione dello spazio grafico;
 disegno delle parti del corpo: schema corporeo


Ed ecco una fantastica signora triangolo.... o signora A....😉😉😉

Con un percorso metafonologico, l'alunno viene dotato degli strumenti necessari a scoprire la veste sonora delle parole, conoscenza indispensabile per il futuro apprendimento della letto-scrittura. Gli studi di neuropsicologia e di linguistica dimostrano che "Leggere prima con le orecchie che con gli occhi aiuterà a riflettere sui suoni e sui loro significati". La Legge 170/2010 ribadisce l'importanza della metafonologia: la capacità di analisi fonologica della struttura della parola e' il  prerequisito essenziale della letto-scrittura. La scuola dell'infanzia è il grado di istruzione più idoneo nel quale proporre un percorso di metafonologia finalizzato a sviluppare nel bambino le capacità di analisi e riconoscimento dei suoni della parola.
Giocare con la veste sonora delle parole, in pratica, si traduce nelle seguenti azioni:
- segmentazione sillabica della parola;
- fusione sillabica;
- riconoscimento della sillaba iniziale;
- accoppiamento di parole che iniziano con sillabe uguali; 
- riconoscimento della sillaba finale;
- riconoscimento e accoppiamento di rime;
- discriminazione di coppie minime (palla/balla);
- distinzione parole lunghe e corte;
- denominazione veloce di figure;
- (intorno ai sei anni) segmentazione analitica dei singoli fonemi di una parola.
La scuola dell'infanzia è l'ambiente di apprendimento ideale per strutturare lavoratori di metafonologia perché i bambini, dai tre anni, possono sviluppare in maniera spontanea e funzionale la consapevolezza fonologica, ossia la capacità di riconoscere le componenti fonologiche della parola. Studi scientifici hanno inoltre dimostrato che i bambini che alla scuola dell'infanzia non posseggono una buona consapevolezza fonologica, hanno più probabilità di sviluppare difficoltà di apprendimento. Di conseguenza, i percorsi di metafonologia nella scuola dell'infanzia sono indispensabili anche perché svolgono un ruolo importante di prevenzione dei disturbi specifici dell'apprendimento