NEL BOSCO
Le uscite didattiche consentono ai bambini di sviluppare un migliore livello di socializzazione e adattamento alla vita comunitaria in quanto hanno la possibilità di sperimentare nuove dinamiche
socio-affettive legate al gruppo classe:
aiuto reciproco che inizia già al momento della vestizione per la partenza.
Inoltre sono sollecitati e incuriositi a conoscere le cose nuove con cui vengono a contatto, ampliando così le conoscenze e le competenze acquisite durante le normali attività ed esperienze in classe.
La prima importante esperienza è stata il mezzo di trasporto, il pulmino, che alcuni bambini non avevano mai sperimentato.
La seconda quella di vivere un' avventura nel Bosco del Biancheto di Cetona, dove i nostri bimbi hanno potuto avvicinarsi alla natura e mettere alla prova le loro capacità.
Il bosco è un piccolo grande mondo, un ecosistema delicato dove vivono in equilibrio tanti animali e piante, dove ci avventuriamo e possiamo diventare ospiti curiosi e attenti; ed è proprio in questo luogo che si possono vivere le esperienze educative più intense e significative che ci fanno comprendere l'equilibrio tra noi e l'ambiente, che ci permettono di fare ipotesi e verificarle, ma soprattutto ci rendono in grado di individuare ed esprimere le nostre emozioni.
Così, fuori dalle mura dell'aula i bambini hanno ascoltato con molta attenzione le indicazioni delle insegnanti che li invitavano a cercare, durante la passeggiata, foglie dalle forme e posizioni diverse e a mantenere lo sguardo attento per cogliere tutto ciò che c'è di magico nel bosco. Non è mancato il nostro momento quotidiano dedicato alla lettura, con la presentazione del libro 'Io sono foglia "
Questo modo di raccontare all'aperto invece che in aula, ha catturato l'attenzione dei bambini, che poi hanno partecipato con più entusiasmo alla ricerca delle varie foglie nel bosco.
Inizia la camminata...
lungo il percorso alcune sorprese.
Ci sono vari personaggi che hanno dei messaggi per noi con indizi e cose da fare!
Fate... folletti e burattini ci aiutano a creare la magia che ci serve!
Esploriamo, osserviamo,
guardiamo gli alberi dalle varie prospettive
Tocchiamo i tronchi e ne misuriamo le grandezze
Prendiamo i foglietti dati dalle insegnanti e andiamo alla caccia delle foglie:
intera, seghettata, lobata, partita e tripartita
Siamo pronti a confrontare, misurare e catalogare ciò che abbiamo raccolto. La scoperta e la meraviglia ci accompagnano sempre... chi avrà rosicchiato queste foglie? Le ipotesi sono mille e delle più fantasiose .
Come le foglie, ci divertiamo ad assumere tante posizioni, lo abbiamo visto nel libro..... Ora proviamolo noi!!!
Inoltre impariamo giocando ad orientarci nello spazio.
La nostra gita si è conclusa, ma noi non vediamo l'ora di tornare in classe e registrare tutto ciò che abbiamo vissuto per non dimenticare questa magica avventura.
Frantoio
Per conoscere la trasformazione dall’oliva all’olio
in entrambe le sezioni abbiamo come prima cosa osservato un rametto preso dall’ulivo del nostro giardino.
Abbiamo guardato i colori delle foglie e delle olive e le loro dimensioni.
Con le nostre mani abbiamo sentito come fossero lisce o ruvide, morbide o dure e il colore delle foglie sopra e sotto
Poi abbiamo cercato di capire come avviene questa trasformazione che permette un cambiamento davvero importante visto che le olive (materia prima) e l’olio (prodotto finale) non si somigliano nè da un punto di vista visivo nè tattile.
Ai Pesciorsi mostriamo un video, e lo commentiamo mentre scorre, soffermandoci sui vari passaggi e i loro nomi.
Cerchiamo i fonemi corrispondenti ad alcune parole
(es. A di albero O di oliva, V come viola o verde)
Con i Fiorellini intavoliamo una discussione: come possiamo sapere di più su questa trasformazione? Alcuni bambini hanno avuto la fortuna di partecipare alla raccolta delle olive. E allora ci raccontano cosa hanno fatto e gli strumenti che hanno adoperato. Ragionano sulla loro funzione e sul perché li hanno usati: il telo permette di non far cadere le olive in terra e raccoglierle tutte insieme; poi c’è un “pettine” per far cadere le olive che velocizza molto la raccolta,… anche i bambini che hanno accompagnato i genitori o altri familiari al frantoio ci danno informazioni importanti: hanno visto un contenitore in cui alla fine del percorso cade l’olio ma la cosa che li ha colpito di più è il rumore dentro i locali. La loro testimonianza è preziosa! Cerchiamo poi di capire se ci sono altri modi per avere nuove informazioni su questo argomento che per noi è nuovo. Alcuni bambini dicono: guarda sul telefono! Questo spunto ci è utile per parlare di Internet, di cosa è. Parliamo di come possiamo reperire informazioni sui motori di ricerca. Ma è sempre e per forza vero quello che troviamo? Non diamolo per scontato e proviamo a verificarlo! Cerchiamo quindi delle immagini e da esse osserviamo qual è il percorso dell’olio. Impariamo parole nuove: gramolatura, frangitura, tutte parole lunghe composte da tanti pezzettini! Ma come possiamo noi verificare che queste informazioni siano corrette?
Ed eccoci alla nostra gita al frantoio dove possiamo vedere con i nostri occhi quello che succede alle olive! Appena arriviamo vediamo una grossa pietra fuori e la riconosciamo: c’era anche sulle immagini di Internet!
La proprietaria del frantoio però ci dice che quella pietra non si usa più e ci fa vedere tutte le macchine che hanno sostituito quella pietra e altri strumenti utilizzati in passato!
Ragioniamo perciò sul fatto che le informazioni che avevamo visto e recepito da Internet non sono false, ma che ci mostrano come veniva estratto l’olio un po’ di tempo fa, prima che si usassero le macchine! Vediamo quindi qual è il nuovo modo per trasformare le olive a tal punto da farle diventare olio. La prima cosa che osserviamo è una macchina che divide i rami e le olive. Poi ce ne è una che le lava; anche nelle nostre immagini abbiamo visto la fase del lavaggio
che però veniva fatto a mano in un grosso catino.
Nelle fasi successive le olive vengono spremute da altre macchine che eliminano i noccioli e alla fine da un rubinetto esce l’olio.
Che colore…e che profumo!
Dalla pianta, all'oliva
all'olio
Tornati a scuola riparliamo dell'esperienza riflettiamo su quello che abbiamo visto: le macchine danno un grande aiuto e permettono di produrre più olio più velocemente, ma servono per fare le stesse cose che venivano fatte dai nostri nonni e bisnonni anche se con strumenti più semplici.
Non vogliamo dimenticare quanto imparato! Perciò ci dividiamo a gruppi: coloriamo delle immagini sulle fasi della trasformazione, ripassiamo le scritte e mettiamo tutto su un cartellone.