martedì 20 aprile 2021

“CHIAMAMI MAESTRO” Fiorellini 3anni

La scuola dell’infanzia di Cetona cerca sempre di mettersi in gioco di fronte a situazioni nuove e in fase di sperimentazione. Nella sezione dei fiorellini le insegnanti hanno voluto sperimentare una metodologia diversa da quella tradizionale, proponendo ai bambini esperienze alternative, significative e coinvolgenti per il loro processo di apprendimento e crescita globale.

Il mutuo insegnamento consiste nel proporre agli alunni di utilizzare le competenze che possiedono per insegnarle ai propri compagni. Ognuno è invitato a elencare ciò che sa, ciò che gli piace e che padroneggia in modo sicuro. Poi si mette alla prova,trasmettendolo ai compagni: attraverso questa esperienza,diventa più consapevole della propria conoscenza e mette alla prova l’abilità di comunicare ad altri quanto sa.

  IL RUOLO DELLE INSEGNANTI 

Nel corso dell’anno scolastico, le insegnanti hanno messo in atto il peer tutoring in diverse situazioni di apprendimento: le lezioni di inglese, le attività di metafonologia, le esperienze di quantificazione spesso vengono coadiuvate da alunni ed alunne che diventano insegnanti e gestiscono tali momenti dalla fase di spiegazione alla fase interattiva fino al momento della verifica. Nel presente articolo illustriamo la lezione del nostro fiorellino Andrea. Abbiamo chiesto ad Andrea di scegliere l’argomento di interesse su cui poi preparare una lezione, di documentarsi e portare a scuola i materiali necessari e condividere con i compagni la sua passione. Le insegnanti hanno agito come regia educativa: sono state facilitatori che hanno creato attesa e curiosità, predisposto i materiali, organizzato gli spazi, calendarizzato gli interventi, osservato e aiutato quando necessario.

  IL RUOLO DELL’ALUNNO/ MAESTRO PEER TUTORING

Il peer tutoring è un metodo basato su un approccio cooperativo dell'apprendimento. È una struttura didattica efficace per lo scambio di informazioni e di abilità.

«Che cosa ho imparato oggi dai miei compagni? Come sto apprendendo da loro e con loro?». Costruire e condividere il sapere favorisce un clima di classe basato sulla cooperazione, sullo scambio di opinioni, sul confronto, sulla collaborazione cognitiva.

Il tutoring pone due obiettivi educativi primari: "IMPARARE AD IMPARARE" ed "IMPARARE A LAVORARE CON GLI ALTRI.

Il tutoring influisce moltissimo sugli aspetti sociali: imparare a lavorare con gli altri significa aiutarsi e sostenersi reciprocamente e promuovere questo tipo di esperienze fin dalla scuola dell’infanzia permette di apprezzare maggiormente i propri compagni, considerandoli come amici che ci aiutano nel processo di apprendimento. 

Il bambino che assume e ricopre il ruolo di “maestro” vive un’esperienza significativa sia sul piano cognitivo ma anche affettivo. Favorisce maggiori conoscenze, una migliore organizzazione ed un migliore uso degli strumenti, consolida conoscenze già acquisite, colma lacune, si concentra sulla comprensione, potenzia la memoria e la comunicazione del pensiero.

I coetanei sono più efficaci nei processi di apprendimento perché offrono modelli di problem solving più semplici e più vicini a chi deve apprenderli.

Promuovere fin da subito la cultura dell’aiuto reciproco favorisce la solidarietà e la sensibilità verso l’altro oltre ad aumentare la motivazione; inoltre, questo tipo di esperienze stimola la fiducia in sé stessi, senso di responsabilità e di sicurezza. Di solito, i bambini acquisiscono le tecniche di tutoring rapidamente. Mostrano una notevole autodisciplina, dovuta al fatto di sentirsi responsabilizzati.

  CLIMA DI CLASSE POSITIVO

Quando si parla di“gestione della classe” ci riferiamo a tutto ciò che un docente mette in opera per creare e mantenere un ambiente favorevole all’insegnamento e all’apprendimento. Indagini e studi, ma anche esperienze e percezioni degli insegnanti, evidenziano come la gestione della classe sia diventata in questi anni una competenza cruciale nella quotidiana attività didattica. Oggi per “gestione” non si intende più il controllo dei comportamenti degli alunni per mezzo di gratificazioni e sanzioni; si è progressivamente affermata una visione più ampia nella quale nuovi metodi e nuove modalità di insegnamento e di apprendimento acquistano una centralità assoluta per costruire ambienti di classe più motivanti e coinvolgenti, idonei a prevenire situazioni problema. La motivazione ad apprendere è perseguita attraverso il coinvolgimento attivo dei bambini - e degli insegnanti - nel processo di apprendimento.

Naturalmente un clima di classe positivo pone le sue fondamenta in una didattica improntata non sulla competizione bensì sull’insegnamento cooperativo, i cui obiettivi primari sono l’individualizzazione, la personalizzazione dei bisogni cognitivi e meta cognitivi, affettivi e relazionali di ciascuno.

La scelta di un percorso metodologico alternativo alle esperienze tradizionali permette che tutti i bambini raggiungano gli obiettivi e conseguano delle competenze di base con l’inevitabile incremento considerevole dell’autostima e della motivazione.

 I DINOSAURI 

L’argomento scelto da Andrea è stato quello dei dinosauri. Questa esperienza ha permesso di rispondere agli interessi e alla curiosità dei bambini sul nostro passato.

Grazie alla spiegazione del nostro maestro Andrea,supportato anche dalle illustrazioni del suo libro e dalla visione di filmati, i fiorellini hanno effettuato un fantastico viaggio nel tempo così da avvicinarli al senso della storia, toccando trasversalmente tutti i campi di esperienza.

Le insegnanti, consapevoli della complessità degli argomenti, hanno pensato di suddividere la lezione in due giornate.Questa esperienza ha permesso di lavorare in modo trasversale su conoscenze, abilità e competenze:

• Competenza metafonologica (ripetere i nomi dei dinosauri molto articolati)

• Orientamento nella biodiversità

• Differenza tra specie erbivore e carnivore

• Individuazione delle caratteristiche dei dinosauri terrestri/marini/volanti

• Differenze tra animali ovipari e mammiferi

• Conoscenza dell’ambiente i cui vivevano i dinosauri

Sono state proposte attività che hanno stimolato l’apprendimento della lingua italiana (narrazione di racconti e giochi linguistici) ma anche l’introduzione di un primo metodo scientifico- sperimentale (osservare, sperimentare, verificare e verbalizzare) e una rielaborazione di sequenze audio-visive relative all’argomento principe.


VERIFICHE E VALUTAZIONE FINALE 

Durante questo percorso educativo e didattico, l’osservazione intenzionale e sistematica dei bambini e la documentazione della loro attività hanno consentito alle insegnanti di verificare e di valutare la loro maturazione, le competenze acquisite, le loro particolari esigenze e, di conseguenza, di autovalutare il lavoro cioè i punti di forza e di debolezza di questo tipo di esperienze.

I bambini sono stati sottoposti alle stesse prove di verifica poiché l’intento è stato quello di dimostrare che un percorso metodologico alternativo alla lezione frontale consente il raggiungimento delle stesse mete. 

Alla fine di ogni incontro, ai bambini sono state proposte delle schede riassuntive relative a quanto spiegato dal maestro Andrea; le schede su “trova l’intruso” sono state valutate, attraverso un approccio dialogico e pratico, le capacità di sintesi, di rielaborazione e di esposizione. Il maestro Andrea ha anche effettuato la verifica e la correzione delle schede dei compagni.