Ma chi ce l’avrà mandata? Non vediamo l’ora di scoprirlo!! La maestra la apre e dentro trova una lettera che legge subito ai bambini:
Ciao bambini!
Come state?
Vi scrivo questa lettera perché vorrei raccontare la mia storia a qualcuno e ho sentito dire che in una scuola di Cetona ci sono dei bambini speciali che si chiamano Fiorellini. Io sono un’ape e perciò aaaamo i fiorellini! E allora ho pensato che voi potreste essere i bambini adatti! Uh scusate che sbadata…mi sono dimenticata di presentarmi!
Io sono Ap Apetta e come voi dopo l’estate ho appena ricominciato ad andare a scuola.
Allora vi dicevo …la mia storia è molto bella ma soprattutto vorrei raccontarvela per sentirmi meno sola, perché forse anche a voi sono successe le cose che sono successe a me o forse anche voi avete provato le stesse cose..
Perciò ascoltatela! Vi metto dentro una mia foto, ma è in bianco e nero! Mi farebbe piacere se voi la coloraste con i miei colori! Per la cornice poi, che ne dite di decorarla usando una sequenza di colori? A me piace molto questa: blu, rosso, giallo; blu, rosso, giallo,…
Vi abbraccio, Fiorellini! Crescete sorridenti e colorati!
Ap Apetta!
Che meraviglia scoprire la foto di Ap Apetta e il suo bellissimo libro che lei ci ha regalato!
Ci mettiamo subito all’opera e dopo avere guardato sul libro come è Ap Apetta, ci mettiamo all’opera, sulla sua immagine e subito dopo sulla cornice.
Ascoltiamo finalmente la storia di Ap Apetta. Aveva ragione…la sua storia assomiglia alla nostra! Anche lei va a scuola, anche lei ha una maestra che si chiama Betta e dei compagni. Ed anche a lei capita di provare le stesse emozioni che proviamo noi: tanta gioia, ma a volte anche tristezza o rabbia…
Allora la sua storia ci aiuta, perché attraverso il suo modo di far fronte alle difficoltà traiamo degli spunti che ci sono molto utili!
Ora diventiamo proprio Ap Apetta e gli altri protagonisti della storia: via alla drammatizzazione e al divertimento!
Ma cosa faceva la maestra Betta con le sue apette? Stiamo per scoprirlo facendo anche noi le stesse cose! Cominciamo la proposta di attività in tre momenti che si ripropongono per più volte.
Momento 1: l’ombrello magico
I bambini sono in cerchio e scoprono questo oggetto magico che con l’acqua cambia colore! Che divertimento spruzzarlo e vedere che si colora!
Poi l’ombrello diventa il nostro modello: dobbiamo fare ciò che fa lui. Se si piega a destra lui, ci pieghiamo a destra noi; se si abbassa, ci abbassiamo; se lui ruota, noi giriamo su noi stessi, e così via.
Momento 2:
Si mettono a disposizione dei materiali destrutturati con cui i bambini possono giocare come vogliono. Hanno a disposizione dei grandi fogli di carta e un’unica indicazione: “giocateci divertendovi!”
E il divertimento arriva, eccome! I bambini ci stupiscono e usano la carta nei modi più disparati…
C’è chi la arrotola e se la mette a mò di coda, chi ci fa dei pattini, chi si diverte a farne pezzettini o la usa come bandiera …sono uno spettacolo!
L’attività si conclude con il saluto! I bambini si siedono in cerchio e hanno a disposizione tre strumenti che possono scegliere per produrre dei suoni, anche combinando i diversi oggetti a disposizione. Per concludere il giro è necessario il silenzio, altrimenti il gioco magico si interromperà.
I bambini rispondono ai suoni prodotti da ogni bambino salutandolo con le manine, rispettando sempre la magia del silenzio.
I tre momenti sopra illustrati si ripetono più volte in diversi giorni e si osserva un notevole miglioramento nel rispetto e nell’esecuzione delle indicazioni e nella partecipazione. Il momento 1 e 3 restano fissi, mentre il corpo centrale si modifica: una volta si aggiunge un pennarello, un’altra volta le tempere. Quello che interessa non è il risultato dell’elaborato ma il processo attuato.
Obiettivi a medio-lungo termine:
· acquisire consapevolezza delle proprie emozioni, modularle e gestirle (autocontrollo)
· assumere punti di vista diversi dal proprio
· sviluppare capacità di problem solving
· riconoscere le qualità proprie e altrui
· potenziare le abilità di narrazione
Su cosa si basa questo percorso
Il percorso attuato è basato sul Coping Power, ovvero la capacità di affrontare, di saper far fronte.
É un intervento di prevenzione progettato per aumentare i comportamenti prosociali, migliorare il rispetto delle regole e l’autocontrollo nel contesto scolastico.
Il personaggio protagonista è un'ape amica dei bambini: Ap Apetta dalla sua scuola parte per un viaggio che risulterà molto importante perché la porterà a migliorare aspetti di sé, a raggiungere una serie di obiettivi e ad acquisire nuove conoscenze e abilità, proprio come gli alunni in classe.