Partiamo alla scoperta di un paese vicino a CETONA, chiamato SARTEANO.
Un territorio e il suo paesaggio, racchiudono in sé sia la storia naturale che lo hanno formato e plasmato, sia le vicende e la cultura delle genti che lo hanno popolato.Oggi, i bambini coinvolti nel turbinio della fretta e dei tanti impegni, sono portati ad avere uno sguardo distratto e disinteressato nei confronti del territorio in cui vivono e spesso noi adulti, non li aiutiamo a soffermarsi a osservare le varie caratteristiche naturali e antropiche che li circondano.
Il rapporto tra gli elementi naturali e umani che compongono un territorio è dinamico: entrambi si influenzano a vicenda e concorrono a scrivere la storia di quel luogo.
Il processo di costruzione identitaria passa anche attraverso la conoscenza del territorio in cui viviamo, il nostro paese e quelli intorno.
Federica di Sarteano ci racconta con dei burattini a dita la storia del paese, delle sue acque miracolose e della costruzione del castello.
Ci incamminiamo osservando la strada che percorriamo, se ci sono alberi e quali, se la strada è in salita o in discesa, se la strada è larga o stretta.
Incontriamo la prima porta, importante ingresso che segnava il punto di entrata al paese.
Chiediamo ai bambini: Perché ogni strada è in salita?
I bambini rispondono:il castello è in alto alto e bisogna andare su su su
Eccoci arrivare sotto le mura del castello. Alto e imponente.
Voltando lo sguardo si scorge un meraviglioso panorama
Osserviamo ciò che è vicino e lontano e come abbiamo già precedentemente osservato, quello che ci sembra piccolo è solo lontano.
Lungo il cammino incontriamo anche l'altra porta sarà l'entrata o l'uscita?
E alla fine eccoci arrivare ai giardini, un po' di gioco libero e divertimento.
Mentre andiamo via, osserviamo gli alberi dei giardini, chi ha le foglie e chi le ha perse, il tronco grosso e i rami a ciuffi sottili