mercoledì 16 ottobre 2024

Emozioni e festa dei Nonni


Mostrolandia 
e  i primi giorni di scuola:
In un piccolo villaggio nascosto tra le montagne chiamato Mostrolandia, vivevano dei personaggi molto particolari.
C'era Ansioso, sempre preoccupato di non fare bene le cose, Tristezza, che quel giorno era ancora più avvilito perché doveva andare a scuola e non voleva lasciare la mamma.
 Arrabbiato, che quel giorno era più furioso del solito perché doveva svegliarsi presto. E poi c’era Felice, che era sempre così allegro da non accorgersi dei bisogni degli altri.
Quella mattina, mentre si preparavano per la giornata, accadde qualcosa di misterioso. 
Un suono strano e curioso avvolse il villaggio e, quando sparí, i quattro mostri si ritrovarono in una situazione inaspettata.
Ansioso, camminando per il villaggio, incontrò Telly  che gli disse: "La calma è dentro di te, devi solo trovarla, metti una mano sul cuore e respira profondamente".
Ansioso, riflettendo su queste parole, iniziò a rilassarsi. Scoprì che, con un po' di pratica, poteva affrontare le sue preoccupazioni con più serenità.
(Anche i bambini fanno lo stesso gesto e respirano)
Tristezza, mentre si dirigeva a scuola, incontrò un gruppo di bambini che giocavano. Uno gli chiese di unirsi a loro ; lui esitò, ma poi accettò l'invito. Scoprì che giocare con gli amici lo faceva sentire meno solo e più felice.
Arrabbiato, nel suo cammino, trovò una vecchia palestra abbandonata. Decise di entrare e iniziò a fare esercizio. Scoprì che sfogare la sua rabbia attraverso l'attività fisica lo faceva sentire molto meglio.
Con i bambini picchiamo i piedi, le mani, ci alziamo e sediamo.
Felice, trovò degli occhiali per terra che gli fecero  vedere meglio i cambiamenti nei suoi amici e capire che la sua gioia poteva essere usata per aiutare gli altri. 
Iniziò a prestare più attenzione ai bisogni dei suoi amici e a offrire loro il suo supporto quando ne avevano bisogno.
I bambini si stringono in un abbraccio consolatorio come quello che dà la maestra a scuola per riportare la gioia.
Da quel giorno, i quattro mostri impararono a gestire meglio le loro emozioni e a vivere in armonia, aiutandosi a vicenda nei momenti di difficoltà.

Seconda parte

I quattro mostri arrivarono a scuola. Ansioso era preoccupato perché, anche se non era più solo, temeva di non fare bene il lavoretto. Tristezza, con gli occhi lucidi, disse: "E ora, senza la mamma, come faccio?" Arrabbiato, con il broncio, esclamò: "Quante regole da seguire in questa scuola!" Felice, sempre sorridente, cercò di rassicurare tutti: "Non vi preoccupate, vedrete che la maestra ci darà qualcosa di divertente e facile da fare."
Si misero seduti nei loro banchi e la maestra, con un sorriso gentile, distribuì della pasta di sale. Ansioso si rilassò subito, perché non doveva creare nulla di particolare, ma solo divertirsi e pigiare la pasta. Tristezza si mise a modellare una faccina, pensando di regalarla alla mamma. Arrabbiato trovò un modo per sfogare la sua rabbia: schiacciava, tritava e rompeva la pasta con grande energia. Felice, vedendo i suoi amici più sereni, disse: "Ve lo avevo detto che sarebbe andato tutto bene! Le emozioni vanno provate, bisogna solo imparare a gestirle."
La giornata passò velocemente e, alla fine, i quattro mostri si sentirono più leggeri e felici. Avevano imparato che, anche a scuola, potevano trovare modi per affrontare le loro emozioni e divertirsi insieme.
Lavoriamo per creare i tre mostri con tre tecniche diverse.
La tristezza con le dita e la tempera blu.
La rabbia con le palline di velina fatte in precedenza per sviluppare la motricità fine e scaricare le emozioni: strappando, appallottolando e schiacciando. Con le palline nere proviamo a rappresentare l’espressione arrabbiata e intorno attacchiamo quelle rosse.
La felicità, con le cere gialle:
i bambini si divertono a colorare velocemente e poi aggiungono spontaneamente occhi e bocca. Possiamo così osservare alcune competenze.
Qualcuno a tre anni sa già posizionare correttamente occhi e bocca e ha aggiunto, perché se lo ricordava dalla storia, gli occhiali.
I bambini più grandi invece ricreano la storia, prima colorando con le cere lo sfondo ricordando dalla storia due particolari precisi le montagne verdi e il cielo al tramonto. 
Su un altro foglio dentro agli ovali i bambini disegnano i 3 mostri che poi ritagliano e incollano nell’ordine in cui sono stati presentati nella storia: tristezza, rabbia e felicità.
Sopra ad ogni mostro attaccano l'elemento collegato e descritto nella storia: l'ape che aiutava Ansia.
i bambini che avevano aiutato Tristezza
i pesi  che rappresentavano la palestra che ha aiutato Arrabbiato;
gli occhiali che hanno fatto vedere a Felicità  ciò che stava succedendo intorno a lui.
Per la festa dei nonni ci agganciamo al lavoro delle emozioni e ai tre colori primari blu, rosso e giallo.
Prepariamo colorando i tre cuori con i tre colori.
Li incolliamo insieme 

E infine li incolliamo anche sui quadretti

La canzone stampata sul foglio, viene poi colorata dai piccoli con acquarello e dai grandi con le matite 

Terza parte

Nella storia si focalizza l'attenzione solo sui tre mostri Blu Rosso Giallo (colori primari)
si introduce il cambio di stagione e i personaggi formica e riccio.
È fondamentale per i bambini seguire questa modalità di lavoro: alcuni elementi spariscono, altri nuovi vengono introdotti sempre legati fra loro.
Questo li aiuta a costruire i loro vissuti in modo progressivo, fissando nella memoria le esperienze che vengono proposte, la continuità e la connessione tra gli elementi facilita la memorizzazione, poiché ogni nuova esperienza è legata alla precedente. Inoltre aiuta a mantenere sempre alta la motivazione e l'interesse. 
I bambini imparano a gestire il cambiamento e l'introduzione di nuovi elementi, sviluppando la capacità di adattamento e flessibilità mentale.


**Il Bosco delle Emozioni**
C'era una volta, in un bosco autunnale pieno di foglie colorate, tre mostri speciali: il Mostro Tristezza, il Mostro Rabbia e il Mostro Felicità. Vivevano insieme a tre piccoli amici: l'ape Telly, la formica Briciolina e il riccio Spino.
Un giorno, il Mostro Tristezza si sentiva molto giù perché le foglie cadevano dagli alberi. L'ape Telly volò vicino a lui e disse: "Non essere triste, Mostro Tristezza. Le foglie torneranno in primavera!"
Il Mostro Rabbia, invece, era arrabbiato perché il vento autunnale aveva spazzato via il suo nido di foglie. La formica Briciolina gli disse: "Non preoccuparti, Mostro Rabbia. Possiamo costruirne uno nuovo insieme!"
Il Mostro Felicità saltellava felice tra le foglie, senza accorgersi che i suoi amici non erano contenti. Il riccio Spino disse: “hey, i tuoi amici non sono felici e questo non è bello. Organizziamo insieme una festa autunnale!”
Invitarono  anche altri amici: erano dei buffi funghetti dello stesso colore  dei mostri e con le stesse espressioni. Raccolsero foglie gialle, funghetti rossi e castagne marroni  per decorare il bosco.
Alla festa, il Mostro Tristezza fu un po' meno triste vedendo tutte le foglie gialle. Il Mostro Rabbia fu un po' meno arrabbiato mentre ricostruiva un nuovo nido con l'aiuto di Briciolina. E il Mostro Felicità era ancora più felice vedendo i suoi amici contenti.
Da quel giorno, ogni volta che uno dei mostri si sentiva triste o arrabbiato, gli altri amici erano sempre pronti ad aiutarlo. E così, nel bosco autunnale, vissero tutti felici e contenti.

Ai  piccoli viene proposta un'attività simile per due giorni a fila.
Nella prima giornata viene dato un foglio con i tre mostri ognuno dei quali ha una strada fatta col biadesivo.  Ai bambini viene tolta la pellicola di scotch una alla volta e consegnate le palline colorate in una ciotolina, ma anche queste una alla volta, prima solo azzurre, poi solo rosse, poi solo gialle.

Il giorno seguente si ripropone lo stesso lavoro ma con una differenza: stavolta le palline dei tre colori sono tutte mischiate insieme! si lascia lavorare i bambini da soli.


Questo ci permette di osservare ciò che i bambini eseguono in autonomia, il grado di motricità fine, la discriminazione dei colori. Si verifica inoltre se i bambini hanno compreso in pieno le diverse richieste.
Il risultato finale in generale è stato decisamente sorprendente.
Qualcuno lo ha fatto subito giusto e qualcuno si è corretto strada facendo.
I più grandi lavorano sulla sequenza ritmica, colorano, ritagliano e incollano i mostri seguendo la sequenza data dall'insegnante.

Le sequenze ritmiche aiutano i bambini a sviluppare capacità logiche e di
 problem-solving, poiché devono riconoscere e riprodurre gli schemi dati. Inoltre rafforzano la memoria a breve e lungo termine e migliorano la capacità di concentrazione. 

Lavoriamo con tutto il gruppo anche sui percorsi con lo stesso argomento. 
Sono diversi gli obiettivi di questa attività:  migliorare la coordinazione, imparare i concetti topologici (sopra,dentro, sotto..)
ascoltare e trattenere fino la fine le indicazioni date( quale elemento raccogliere, in quale cerchio saltare quale colore toccare...)

Camminare lungo il fiume azzurro e raccogliere ciò che viene richiesto (foglia fungo o castagna)
Passare dentro il tubo magico 
Passare sotto il tavolo
Saltare nel cerchio indicato dall'insegnante (per imparare le grandezze grande e piccolo)
Toccare il colore richiesto
(Per i tre anni solo colori primari legati ai tre mostri per i più grandi colori secondari)
I bambini sollevano la finestra guardano l'immagine sotto la enunciano ad alta voce e tutti insieme la spezziamo indicando il primo suono. (attività di metafonologia) 
Es; PA TA TI NA
primo suono PA

Questo lungo percorso termina con i bambini che raccontano la storia.
Dopo averla ascoltata per una settimana, li abituiamo a ricordare e raccontare.
Questo li aiuta ad esercitare la memoria, il linguaggio, il mettersi in gioco davanti agli altri ed essere loro i protagonisti attivi e non solo spettatori passivi. 
La storia termina con la festa dell'autunno. I bambini ballano seguendo il ritmo

https://youtu.be/VkRqojgsY8s?si=nbz-fvi6SuahP_Fy

Abbiniamo poi la forma dei tre elementi alle posture statiche del corpo.
Braccia aperte e gambe aperte per le foglie, braccia a cappellino e gambe chiuse per il fungo, braccia con le mani unite a punta e gambe aperte per la castagna.
I bambini grandi lavorano su questi tre elementi con delle lunghe strisce su cui creano dei meravigliosi pregrafismi e incollano la sequenza:
Foglia Fungo Castagna 



Le strisce sono poi state attaccate per decorare la classe.
 
Terminiamo con un travestimento a tema 
per giocare insieme. 


























 

mercoledì 2 ottobre 2024

Uscita didattica alla vigna 2024

Azienda agricola Fontesecca

Oggi i nostri piccoli esploratori hanno vissuto una giornata  davvero speciale;
oltre al divertimento, la gita è stata anche molto educativa e i nostri piccoli hanno imparato tante cose nuove.
Queste esperienze arricchiscono il loro bagaglio di conoscenze e stimolano la loro curiosità innata.
Siamo state particolarmente felici di vedere che i bambini, ancora in fase di inserimento, non hanno pianto né si sono sentiti particolarmente disorientati. Questo dimostra che hanno già sviluppato una buona dose di fiducia nei  confronti delle insegnanti e che siamo diventate per loro un punto di riferimento sicuro e rassicurante.
Queste giornate,  soprattutto fatte a inizio anno scolastico, rafforzano i legami di amicizia e  promuovono la collaborazione.
 Il tenersi per mano e camminare insieme, è un gesto semplice che ha insegnato ai bambini l'importanza di accudire il proprio compagno e ricordarsi sempre chi avevano per mano.

 Camminare per una strada impervia senza l'aiuto dei genitori, senza essere presi in braccio o senza passeggino, è stata una sfida che i bambini hanno affrontato con coraggio e serenità.
Arrivati all'azienda agricola, siamo andati fino al vigneto dove i bambini hanno osservato, toccato, assaggiato e staccato l'uva.
Hanno poi messo l'uva in grossi catini, l'hanno schiacciata e strizzata con le mani, per poi metterla nel torchio. 

Lo stupore nei loro occhi quando è uscito il mosto è stato indescrivibile!
 I genitori di Margherita che ci hanno accolto in azienda sono stati estremamente gentili e hanno travasato il mosto in piccole bottiglie che i bambini hanno potuto portare a casa come ricordo.

Siamo certi che questa giornata rimarrà nei loro cuori come un ricordo prezioso e che le lezioni apprese li accompagneranno nel loro percorso di crescita!
I bambini sono risaliti sul pulmino con la felicità nel ❤️ 

Tornati a scuola i bambini hanno attaccato le etichette con il loro nome sulle bottiglie e le hanno portate a casa
Attività prima della gita:
i piccoli creano gli acini usando tappi di vino e tempera
i grandi disegnano i grappoli con le matite.
Attività dopo la gita:
i piccoli creano i grappoli con carta velina.
I grandi si cimentano in un lavoro legato alla lettura e discriminazione delle immagini  che rappresentano un contadino impegnato in varie azioni. 
Obiettivo: attaccare da una parte del foglio solo le immagini che rappresentano azioni viste il giorno della gita ( contadino che raccoglie l'uva, la mette nel torchio e riempie le bottiglie). Nell'altra parte del foglio le immagini con azioni inventate (contadino che dipinge, coglie fiori o gioca con la play station)


Grazie ancora a Margherita, Paolo e Beatrice per averci ospitati!!!