domenica 20 novembre 2022

Le nostre uscite didattiche: Alla scoperta delle trasformAZIONI in autunno

NEL BOSCO
Le uscite didattiche consentono ai bambini di sviluppare un migliore livello di socializzazione e adattamento alla vita comunitaria in quanto hanno la possibilità di sperimentare nuove dinamiche
 socio-affettive legate al gruppo classe: 
aiuto reciproco che inizia già al momento della vestizione per la partenza. 
Inoltre sono sollecitati e incuriositi a conoscere le cose nuove con cui vengono a contatto, ampliando così le conoscenze e le competenze acquisite durante le normali attività ed esperienze in classe.
 La prima importante esperienza è stata il mezzo di trasporto, il pulmino, che alcuni bambini non avevano mai sperimentato.
 La seconda quella di vivere un' avventura nel Bosco del Biancheto di Cetona, dove i nostri bimbi hanno potuto avvicinarsi alla natura e mettere alla prova le loro capacità.
 Il bosco è un piccolo grande mondo, un ecosistema delicato dove vivono in equilibrio tanti animali e piante, dove ci avventuriamo e possiamo diventare ospiti curiosi e attenti; ed è proprio in questo luogo che si possono vivere le esperienze educative più intense e significative che ci fanno comprendere l'equilibrio tra noi e l'ambiente, che ci permettono di fare ipotesi e verificarle, ma soprattutto ci rendono in grado di individuare ed esprimere le nostre emozioni.
Così, fuori dalle mura dell'aula i bambini hanno ascoltato con molta attenzione le indicazioni delle insegnanti che li invitavano a cercare, durante la passeggiata, foglie dalle forme e posizioni diverse e a mantenere lo sguardo attento per cogliere tutto ciò che c'è di magico nel bosco. Non è mancato il nostro momento quotidiano dedicato alla lettura, con la presentazione del libro 'Io sono foglia "
 Questo modo di raccontare all'aperto invece che in aula, ha catturato l'attenzione dei bambini, che poi hanno partecipato con più entusiasmo alla ricerca delle varie foglie nel bosco. 

Inizia la camminata... 
lungo il percorso alcune sorprese. 
Ci sono vari personaggi che hanno dei messaggi per noi con indizi e cose da fare! 
Fate... folletti e burattini ci aiutano a creare la magia che ci serve! 
Esploriamo, osserviamo, 
guardiamo gli alberi dalle varie prospettive 
Tocchiamo i tronchi e ne misuriamo le grandezze 
Prendiamo i foglietti dati dalle insegnanti e andiamo alla caccia delle foglie:
intera, seghettata, lobata, partita e tripartita 

Siamo pronti a confrontare, misurare e catalogare ciò che abbiamo raccolto. La scoperta e la meraviglia ci accompagnano sempre... chi avrà rosicchiato queste foglie? Le ipotesi sono mille e delle più fantasiose . 
Come le foglie, ci divertiamo ad assumere tante posizioni, lo abbiamo visto nel libro..... Ora proviamolo noi!!! 
Inoltre impariamo giocando ad orientarci nello spazio.
 La nostra gita si è conclusa, ma noi non vediamo l'ora di tornare in classe e registrare tutto ciò che abbiamo vissuto per non dimenticare questa magica avventura. 

 Frantoio 
Per conoscere la trasformazione dall’oliva all’olio
in entrambe le sezioni abbiamo come prima cosa osservato un rametto preso dall’ulivo del nostro giardino. 
Abbiamo guardato i colori delle foglie e delle olive e le loro dimensioni. 
Con le nostre mani abbiamo sentito come fossero lisce o ruvide, morbide o dure e il colore delle foglie sopra e sotto 
Poi abbiamo cercato di capire come avviene questa trasformazione che permette un cambiamento davvero importante visto che le olive (materia prima) e l’olio (prodotto finale) non si somigliano nè da un punto di vista visivo nè tattile.
Ai Pesciorsi mostriamo un video, e lo commentiamo mentre scorre, soffermandoci sui vari passaggi e i loro nomi. 
Cerchiamo i fonemi corrispondenti ad alcune parole
(es. A di albero O di oliva, V come viola o verde) 

Con i Fiorellini intavoliamo una discussione: come possiamo sapere di più su questa trasformazione? Alcuni bambini hanno avuto la fortuna di partecipare alla raccolta delle olive. E allora ci raccontano cosa hanno fatto e gli strumenti che hanno adoperato. Ragionano sulla loro funzione e sul perché li hanno usati: il telo permette di non far cadere le olive in terra e raccoglierle tutte insieme; poi c’è un “pettine” per far cadere le olive che velocizza molto la raccolta,… anche i bambini che hanno accompagnato i genitori o altri familiari al frantoio ci danno informazioni importanti: hanno visto un contenitore in cui alla fine del percorso cade l’olio ma la cosa che li ha colpito di più è il rumore dentro i locali. La loro testimonianza è preziosa! Cerchiamo poi di capire se ci sono altri modi per avere nuove informazioni su questo argomento che per noi è nuovo. Alcuni bambini dicono: guarda sul telefono! Questo spunto ci è utile per parlare di Internet, di cosa è. Parliamo di  come possiamo reperire informazioni sui motori di ricerca. Ma è sempre e per forza vero quello che troviamo?  Non diamolo per scontato e proviamo a verificarlo! Cerchiamo quindi delle immagini e da esse osserviamo qual è il percorso dell’olio.  Impariamo parole nuove: gramolatura, frangitura, tutte parole lunghe composte da tanti pezzettini! Ma come possiamo noi verificare che queste informazioni siano corrette?
 Ed eccoci alla nostra gita al frantoio dove possiamo vedere con i nostri occhi quello che succede alle olive! Appena arriviamo vediamo una grossa pietra fuori e la riconosciamo: c’era anche sulle immagini di Internet! 
La proprietaria del frantoio però ci dice che quella pietra non si usa più e ci fa vedere tutte le macchine che hanno sostituito quella pietra e altri strumenti utilizzati in passato! 
Ragioniamo perciò sul fatto che le informazioni che avevamo visto e recepito da Internet non sono false, ma che ci mostrano come veniva estratto l’olio un po’ di tempo fa, prima che si usassero le macchine! Vediamo quindi qual è il nuovo modo per trasformare le olive a tal punto da farle diventare olio. La prima cosa che osserviamo è una macchina che divide i rami e le olive. Poi ce ne è una che le lava; anche nelle nostre immagini abbiamo visto la fase del lavaggio
 che però veniva fatto a mano in un grosso catino.
 Nelle fasi successive le olive vengono spremute da altre macchine che eliminano i noccioli e alla fine da un rubinetto esce l’olio.
Che colore…e che profumo!
Dalla pianta, all'oliva
all'olio 
Tornati a scuola riparliamo dell'esperienza riflettiamo su quello che abbiamo visto: le macchine danno un grande aiuto e permettono di produrre più olio più velocemente, ma servono per fare le stesse cose che venivano fatte dai nostri nonni e bisnonni anche se con strumenti più semplici. 
Non vogliamo dimenticare quanto imparato! Perciò ci dividiamo a gruppi: coloriamo delle immagini sulle fasi della trasformazione, ripassiamo le scritte e mettiamo tutto su un cartellone.


sabato 5 novembre 2022

Autunno, Halloween e la zucca felice

Siamo quasi al 31 ottobre e intorno a questa data ci sono varie correnti di pensiero:
qualcuno vuole festeggiare Halloween, 
ad alcuni piace anche solo travestirsi, mentre altri non vogliono nemmeno sentirne parlare! 
 La nostra scuola ha sempre sottolineato l'importanza di rispettare le idee di tutti senza sottrarsi dal compito di coinvolgere i bambini in un momento di festa di cui, al di fuori delle mura scolastiche, sentono parlare in continuazione.
Conversando con i bambini, alcuni di loro, hanno espresso timori e paure legate a questa giornata.
È importante non assecondare queste paure per non farle sedimentare dentro di loro nel tempo, ma è necessario non sottovalutarle per evitare che il bambino viva poi nell'insicurezza di non essere capito e ascoltato. 
Le paure dei bambini vanno accolte, prese in carico e usate come spunti per lavorare insieme su di esse e superarle!
L'emozione della paura è importante per l'essere umano, per evitare i pericoli e stare all'erta, 
questo però non vuol dire farsi sopraffare.
Di comune accordo studiamo una festa divertente e non paurosa, ma con delle difficoltà da superare!
Cosa festeggiamo? 
L'autunno e i suoi colori!
Iniziamo uscendo in passeggiata per l'osservazione diretta dei colori della natura e raccogliendo le varie foglie.
Cominciamo con una prima classificazione: 
un sacchetto per le foglie gialle, uno per quelle marroncine, uno per quelle rossicce e arancioni.
Una bella corsa liberatoria in un prato verde è l'ideale per sentirci felici!

Il giorno dopo con i Pesciorsi ci mettiamo in cerchio, 
posizioniamo nel cestino tutte le foglie trovate
 e iniziamo a guardare quello che hanno portato i bambini da casa
Ognuno ha un suo momento per parlare, raccontare e descrivere ciò che ha in mano, mentre gli altri ascoltano. 
Obiettivi :
Esercitare l'uso della lingua. 
Rispettare i turni fra chi parla e chi ascolta. 
Ascoltare, comprendere, esprimersi e farsi capire in modo adeguato e pertinente. 
Arricchire il vocabolario, utilizzando i nuovi termini. 
Che meraviglia il nostro cesto autunnale! 
I Fiorellini invece a seguito della passeggiata hanno usato le grandi foglie raccolte per svolgere un'attività con duplice obiettivo:
osservare la simmetria della foglia ricevuta
osservare il colore e riprodurlo 
sviluppare il senso estetico. 
Questa proposta è il primo step del percorso che svolgeranno sulla simmetria. 
Una volta ricevuta mezza foglia i bambini l'hanno incollata sul foglio ricevendo la consegna di completare i suoi bordi con il lapis. 
Successivamente hanno osservato attentamente il colore della foglia e con gli acquarelli 
hanno mischiato più colori dosando i vari pigmenti per avere un effetto più vicino possibile a quello reale; i colori usati sono proprio quelli dell'autunno! 
Rosso, marrone, verde, giallo! 

Nel pomeriggio tutti insieme abbiamo guardato la storia della zucca e della lucciola, un racconto meraviglioso nei colori, nelle immagini, nella voce calda del narratore... 
Ecco il link per riguardarla insieme.
 

Questo video è significativo come punto di partenza e di aggancio per la festa di Halloween perché contiene gli elementi chiave che ci servono: l'autunno, la temperatura più bassa, il gesto affettuoso che si scambiano l'insettino e la grande zucca, il sorriso inciso dall'uccellino, i giochi di rime, i colori e le sfumature... 
Al termine della storia, i Pesciorsi fanno il disegno, 
i Fiorellini producono quello che sarà il segno della bellissima amicizia fra la zucca e la lucciola e
realizzano quanto segue in totale autonomia! 
Prima di tutto colorano i personaggi che rappresentano i diversi step della storia, le maestre li plastificano e poi vengono incollati su un bastoncino. 
I bambini li porteranno a casa per raccontare la storia. 

Iniziamo nelle rispettive classi i preparativi per i doni da portare a casa.
(prime foto dell'articolo) 
Nella prima classe  prepariamo le lanterne arancioni rigorosamente sorridenti perché se il buio ci fa un po' paura, la luce e la faccina simpatica, ci fanno compagnia e ci fanno sorridere! 
Qualcuno si diverte a giocherellare con gli occhi da attaccare alla lanterna 🤣🤣🤣 
La seconda sezione si dedica al ritaglio di strisce arancioni. In seguito i bambini le assemblano, infilando in uno scovolino verde prima la parte inferiore della striscia, poi quella superiore. 
All'interno viene posizionata una luce che va a rappresentare la nostra amica lucciola della storia. 
I bambini punteggiano occhi naso e bocca e li incollano esternamente. 
Completano la loro zucca arrotolando un altro scovolino al loro dito così da ottenere un ricciolo e tagliando una foglia brillante. 
I Fiorellini sono molto orgogliosi di ciò che le loro mani  hanno saputo creare. 

Ci troviamo tutti insieme e a turno
svuotiamo  la zuccooona grossa grossa 
Cerchiamo di fare la faccia più buffa e sorridente che possiamo! 
Che dite ci siamo riusciti? 
 Nel frattempo diamo ai bambini pongo giallo e rosso da mischiare insieme per osservare come la loro unione forma un terzo colore:
L'ARANCIONE.
POESIA:
Colta dall'orto di un verde giardino,
colorata di un arancione molto carino,
un po' grande e un po' rotonda,
nasconde una storia curiosa e profonda.
Questa zucca tanto carina,
era sopra al ripiano della cucina,
ma era triste e molto annoiata
si sentiva un po' dimenticata.
Decise che voleva essere guardata
e con una candela illuminata.
Spalanca gli occhi, apri la bocca
fai un sorriso di felicità
e per halloween  una finta zucca così apparirà! 
💥💥💥💥
Eccoci arrivati al giorno della festa e per viverla con più intensità e partecipazione ci vestiamo  con i colori dell'autunno! 

Attenzione.... SSSt... Inizia la storia! 
Leggetela insieme ai bambini , è completamente inventata, ricca di significato e di utili spunti su cui lavoreremo per tutto novembre.
 
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C'era una volta un bambino di nome Paolino che viveva con i nonni Gino e Ginetta in una fantastica casetta di colore rosso, giallo e arancione; questi colori gli piacevano così tanto che anche i mobili dentro erano un po' rossi, un po' gialli e un po' arancioni e molti dei loro vestiti, magliette o pantaloni erano rossi, gialli e arancioni.
La stagione che gli piaceva di più indovinate quale era? L'autunno sì, proprio quella!
A loro piaceva un sacco quando i loro alberi diventavano un po' rossi, un po' gialli, un po' arancioni.
Vicino casa avevano un enorme campo di tantissime e bellissime zucche arancioni, un albero con un po' di mele rosse, né tante, né poche.... erano  solo alcune e un pero con poche pere gialle, ne faceva sempre e solo tre.
Paolino amava andare a giocare a casa di  Alberto, per andare dal suo amico c'erano tre strade: una corta, una media, una lunga.
Paolino ovviamente faceva sempre la strada più corta, era  più veloce e non gli faceva paura,  tutta dritta, senza nessun pericolo e il sole la illuminava  per benino.
Per la  strada media doveva passare da un bosco con un po' di alberi, né tanti, né pochi...erano alcuni.
Per la strada lunga doveva attraversare il campo delle tantissime zucche, il bosco fitto dei milleequattrocento alberi, passare a fianco al laghetto melmoso, arrampicarsi su una roccia appuntita e per finire trovare la chiave giusta per aprire il cancello.
Un giorno però accadde un fatto impensabile!
Ci fu un temporale fortissimo che allagò completamente la strada corta, fece cadere un albero proprio in mezzo alla strada media... 
 non rimaneva che la strada lunga per andare da Alberto.
Inizialmente Paolino penso', oggi resterò a casa, non ho poca paura, non ho mezza paura, ioooo ho troppa paura per fare quella strada lunga.
Ma Alberto gli telefonò disperato, era solo perché i suoi genitori lavoravano
fino a tardi. 
Disse a Paolino: "ti prego vieni a giocare con me, mi sento solo e non poco, non medio, ma taaaaanto solo." 
Per Paolino il suo amico era molto importante e non poco, non medio, maaaa tanto tanto importante,però non sapeva come fare!
Così andò dal suo nonnino saggio a chiedere consiglio.
Il nonno andò nel campo di zucche intaglio' la zucca più bella, non poco bella, non media, ma la più bella in assoluto, gli fece gli occhi e un meraviglioso sorriso, prese delicatamente fra le mani la lucciola più luminosa, non poco luminosa, non media, ma la più luminosa; la appoggiò delicatamente dentro la zucca, ci mise intorno una bella cordina, raccolse da terra un bel bastone di legno e disse: vai Paolino fatti coraggio, perché il tuo amico ha bisogno di te.
Quando sarai nel campo guarda il sorriso luminoso della tua zucca e immagina tante facce arancioni simpatiche, così non avrai paura! 
Quando arriverai al bosco fitto, solleva la luce e vedrai che non sono giganti cattivi, ma solo alberi e non avrai paura! 
Quando arriverai al laghetto melmoso, picchia per terra col bastone così ti accorgerai dove il terreno è più duro per non affondare e non avrai paura! 
Quando sarai alla roccia appuntita, usa la corda intorno alla zucca per aggrapparti e non cadere e non avrai paura! 
Quando sarai al cancello delle chiavi usa la tua testa per pensare a quale potrebbe essere la chiave giusta e non aver paura di sbagliare, se poi sbagli, pazienza proverai con un'altra chiave!
Ricorda, avere un po' paura non è una cosa brutta, ti aiuta a stare attento ai pericoli, l'importante è trovare il modo di superarla!
Ora vai Paolino che Alberto ti aspetta.

Paolino si mise in cammino, ogni 5 passi gettava un semino della zucca a terra per ritrovare la strada di ritorno e  mentre camminava pensava a tutti i consigli del nonno. Arrivò da Alberto in un battibaleno, tirò un sospiro di sollievo. 
Aveva avuto paura, non tantissima, non media, ma poca poca!  Paolino è stato bravo: ha aiutato il suo amico, ha ascoltato il suo nonno e ha superato una prova difficile.
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Vi aspettiamo alla prossima strabiliante avventura!