domenica 22 novembre 2020

“COSTRUENDO” IL CORPO UMANO. Fiorellini 3anni

 Lo schema corporeo nelle esperienze didattiche del primo anno della scuola dell’infanzia

Il corpo è un elemento centrale in ogni esperienza di crescita e di apprendimento. 
Dalla cura di sé al gioco, dalle sensazioni alle percezioni, il corpo diventa un prezioso strumento di conoscenza e di relazione. 
Il bambino gioca, esplora, percepisce, comunica con gli altri e sente gli altri. 
L’esperienza del corpo è perciò anche esperienza affettiva, di fiducia in sé, nelle proprie capacità di relazione con il mondo e con l’altro, è esperienza di curiosità e interesse. 
La scuola dell’infanzia ha il compito di valorizzare le esperienze senso-percettive, motorie e relazionali che conducono gradualmente allo sviluppo dello schema corporeo, ossia alla rappresentazione mentale della figura umana: la messa in relazione tra le varie parti del corpo è, in ottica evolutiva, un precursore dello sviluppo della lateralizzazione e della letto-scrittura perché contiene elementi spazio-temporali fondamentali, quali prima/dopo, sopra/sotto, alto/basso, davanti/dietro, destra/sinistra, ecc. 




La strutturazione dello schema corporeo è, quindi, uno dei prerequisiti per l'apprendimento della scrittura e della lettura.
 Infatti, i segni che compongono la scrittura hanno una disposizione nello spazio ben precisa, ma anche un preciso ordine temporale, proprio come nello schema corporeo. 
L’interiorizzazione di tali concetti dà vita alla rappresentazione mentale dello schema corporeo, ossia all'immagine mentale permanente che il bambino ha di sé e della figura umana.

Intorno ai tre anni, il bambino comincia, inoltre, a controllare globalmente gli schemi posturali (statici e dinamici) e gli schemi motori di base
 (camminare, correre, lanciare, afferrare, calciare, saltare, scivolare, rotolare, salire, scendere, strisciare, arrampicarsi).


 Il movimento contribuisce alla scoperta del mondo e le abilità motorie diventano per i bambini veri e propri strumenti per percepire e conoscere il mondo. Le attività motorie alla scuola dell’infanzia dunque promuovono: - la conoscenza del proprio corpo (conoscere, denominare le parti del proprio corpo e scoprirne le funzioni); - lo sviluppo della percezione sensoriale (conoscere attraverso i sensi); - l’orientamento spaziale e la lateralizzazione
 (la coscienza da parte del bambino di essere costituito da due parti simmetriche e di preferire una di esse); - l’evoluzione degli schemi motori (programmi di movimento che in parte diventano automatici e che si fondono successivamente in maniera sempre più complessa).

 

 Gli schemi motori riguardano quindi la percezione dello svolgimento di un movimento fino ad arrivare alla sua progettazione e alla sua anticipazione mentale. Essi possono essere sviluppati e allenati fin da subito seguendo i criteri di polivalenza e multilateralità: la polivalenza indica il fatto che lo schema può avere più usi in diversi ambiti mentre la multilateralità indica che può essere pensato ed effettuato con la parte sinistra e la parte destra. Promuovere queste competenze motorie, aiuta il bambino a trasferire le capacità apprese a livello motorio anche in altri contesti, migliorando le capacità d’attenzione e la gestione dello spazio corporeo ed extra-corporeo.